Genova - «La tragedia del ponte Morandi ha sconvolto tutto il Paese oltre che la città di Genova. Ieri era il giorno delle celebrazioni e quindi del silenzio e del rispetto. I sentimenti di sgomento e profonda tristezza sono rimasti immutati, come il ricordo delle 43 vittime: mi preme rinnovare, anche a nome di tutti i soci del Propeller Milano, la vicinanza ai loro familiari nonché agli sfollati e tutti coloro che stanno pagando emotivamente ed economicamente questa dolorosa situazione». Lo dice Riccardo Fuochi, presidente del Propeller Club Milano.
«La comunità portuale genovese ha reagito compatta con il carattere che ci si aspettava e che la contraddistingue: una comunicazione corretta della situazione e l’implementazione rapida di soluzioni alternative per contenere al massimo i disagi. Il calo economico, che comunque era inevitabile, è rimasto contenuto. In una nota pubblicata da Ports of Genova, gli effetti negativi del crollo del ponte Morandi, hanno rallentato il trend positivo degli ultimi anni, differenziato però per segmenti rispetto alle diverse offerte portuali, ma gli effetti potevano essere ben peggiori per l’Economia del Nord Ovest che ricordo vale il 45%del PIL nazionale».
A pochi mesi dalla rimozione del moncone del ponte Morandi quali sono le prospettive e le necessità?
«Genova è lo snodo portuale più importante per il Nord Ovest Italiano. La piena ripresa economica della città è strategica per l’Italia e passa in modo imprescindibile, dalla realizzazione di infrastrutture che possano favorire la competitività dello scalo portuale e non solo. Il Propeller Milano è da sempre vicino ad operatori ed istituzioni genovesi e liguri auspica da sempre, la realizzazione di un’area sulla base di modelli già sviluppati in altre nazioni, per favorire i collegamenti tra aree portuali e “in land”. Lo sviluppo dell’intermodalità, attraverso l’adeguamento dei trasporti ferroviari con l’alta velocità, il miglioramento della viabilità con l’allargamento dell’area di azione all’intero nord e la realizzazione di aree logistiche dove lavorare le merci. Questa è una delle priorità uno degli obiettivi che il Propeller di Milano, che ricordo non è un’associazione di categoria, ma un’associazione culturale, in linea con quello nazionale si pone di divulgare a tutti i livelli: politico, imprenditoriale e sociale».
Milano e Genova sono unite da un connubio, che rappresenta una fetta importante del motore economico del nord e dell’intero Paese. Oggi queste potenzialità sono rimaste invariate?
«Il Propeller Milano è composto in grandissima parte imprenditori e quindi ha l’obbligo di analizzare in modo critico e razionale i problemi, e proporre soluzioni concrete e di ampio respiro. La competizione è serrata, in altre nazioni, e non solo più il Nord Europa, si realizzano opere importanti e in tempi brevi, sottraendo parte del traffico commerciale all’Italia. Da sempre sentiamo dire che il nostro Paese l’approdo ideale per l’ingresso delle merci in Europa, ma dobbiamo lavorare duri per sviluppare e mantenere garantire condizioni favorevoli e strutture moderne che possano reggere la competizione e reagire velocemente ai repentini cambiamenti, tipici del nostro settore. Questo non riguarda solo le Infrastrutture, fisiche o immateriali, e quindi i decisori ma anche le imprese, in particolare le Pmi della logistica che devono unire le forze per investimenti in tecnologie, persone e altri asset che singolarmente sarebbero troppo onerosi da sostenere».
Quali sono le prossime attività del Propeller Milano. C’è qualcosa che riguarda Genova?
«Molte, ma mi soffermerei solo sulla prima in ordine di tempo:un’operazione di squadra dove Comune di Genova, Associazione Italia Hong-Kong, Propeller Milano e Nazionale e Spediporto parteciperanno assieme al prossimo Belt&Road Summit di Hong Kong dei prossimi 11-12 settembre. L’appuntamento di riferimento mondiale per incontrare i decisori chiave non solo dell’ormai noto progetto Obor non solo per quanto riguarda infrastrutture, portualità, logistica e traffici, ma per fare il punto sull’economia mondiale. In quel contesto incontreremo leader politici, imprenditori, top manager e influencer, cui potremo spiegare con estrema chiarezza e franchezza lo stato dell’arte e le opportunità che Genova e sistema Logistico del Nord Ovest possono offrire ad investitori ed operatori».
Di seguito il link all'articolo: Meditelegraph