Roma 15 maggio 2020 – La Commissione europea ha presentato questa settimana una serie di linee guida per consentire una riapertura graduale e regolamentata dei confini tra i paesi della zona Schengen, allo scopo di promuovere il ritorno della mobilità delle persone e salvare il turismo, un settore economico che da solo rappresenta il 10% del PIL europeo.
Ai tempi della pandemia, è oltremodo urgente semplificare le regole e ridurre gli oneri amministrativi per i cittadini e le imprese che si preparano alla ripartenza e con questo intento è nata la nuova piattaforma UE, Fit for Future, che avvalendosi della collaborazione di esperti del settore e stakeholder aiuterà la Commissione a perseguire questo difficile ma ormai indifferibile obiettivo. Si lavorerà anche per garantire che la legislazione dell’UE si tenga al passo con le esigenze future e sia in grado di affrontare nuove sfide.
Inoltre, nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, la Commissione ha approvato in questi giorni una seconda modifica per estenderne ulteriormente l’ambito di applicazione, andando ad includere le misure di ricapitalizzazione e debito subordinato e sostenere maggiormente l’economia. Nel dettaglio 1900 miliardi di euro, destinati a fornire liquidità alle imprese, tutelare posti di lavoro, promuovere ricerca e sviluppo e garantire l’approvvigionamento necessario per combattere la pandemia.
In considerazione delle difficoltà dovute alla pandemia, la Commissione ha suggerito la proroga di alcune misure fiscali in modo da concedere agli Stati Membri e alle imprese più tempo di adeguarsi alle nuove norme.
Infine è stata approvata la proposta avanzata dalla Commissione di fornire 279 milioni di euro di aiuti di emergenza previsti in caso di catastrofi a Portogallo, Spagna, Italia e Austria. Il denaro sarà utilizzato per riparare i danni causati dalle gravi catastrofi naturali che hanno colpito questi quattro Stati membri nel 2019. I fondi saranno erogati attraverso il Fondo di solidarietà dell’UE, che eroga sovvenzioni agli Stati membri dell’UE e ai paesi candidati colpiti da gravi catastrofi naturali. Gli aiuti per l’Italia ammontano a 211,7 milioni di euro, a seguito ai fenomeni meteorologici estremi verificatisi in tutto il paese nell’autunno 2019.