Eccellenze Svizzere e Italiane a confronto per cogliere le opportunità del progetto della Nuova Via della Seta
Hong Kong super connettore per investitori, intermediari e project-owner interessati alle opportunità di BRI
Si è tenuto lunedì 28 maggio all’Hotel Splendide Royal di Lugano il Convegno “Opportunità per la Svizzera nell’ambito della nuova Via della Seta – il ruolo di Hong Kong”, organizzato da Easternational, Associazione Italia Hong Kong e Hong Kong Trade Development Center con la collaborazione di Finlantern e Ship2Shore e con diversi patrocini, fra cui quello del The International Propeller Club Port of Milan.
Il Convegno ha visto gli interventi di relatori di standing internazionale che si sono confrontati sulle dinamiche di quella che oggi è la più grande opportunità di business a livello mondiale, nota anche come BRI (Belt&Road Initiative).
I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali del Sindaco di Lugano, Marco Borradori, del Console Italiano a Lugano, il Ministro Marcello Fondi, di Marina Bottinelli, Head of Business Relations della Camera di Commercio in Svizzera e di Giampaolo Botta, Direttore di Spediporto, che ha ricordato il Patto di collaborazione sottoscritto dalle città di Genova e Lugano e i due gemellaggi avviati dall’Associazione con gli spedizionieri Svizzeri e di Hong Kong.
Successivamente hanno preso la parola i primi speakers, moderati da Alfonso Tuor del Giornale del Popolo.
Riccardo Fuochi, Vice Presidente di Easternational e Presidente dell’Associazione Italia-Hong Kong, ha chiarito come la Nuova Via della Seta sia un proseguimento della politica cinese del Go West, un’iniziativa (e non un piano) che presuppone il coinvolgimento di altri Paesi -anche in fase decisionale- su progetti specifici. BRI vede, ad oggi, la partecipazione di 65 Paesi che rappresentano il 70% delle risorse energetiche mondiali, il 63% della popolazione mondiale, 23mila miliardi di dollari di PIL e il 34% del commercio mondiale. Fuochi ha poi spiegato che, oltre alla realizzazione di numerose infrastrutture e iniziative logistiche, la nuova Silk Road vedrà iniziative di sviluppo in diversi settori fra cui agricoltura, energia, manifattura, turismo e altri che porteranno all’apertura di nuovi mercati e nuova ricchezza per tutti i Paesi e le aziende che ne sapranno cogliere le opportunità. Nello specifico dei rapporti fra Svizzera e Cina, il Vice Presidente di Easternational ha menzionato il Memorandum fra la Banca Nazionale Svizzera e la Banca Nazionale Cinese del luglio 2013 per l’internazionalizzazione dello Youan e i 10 fra protocolli, accordi e convenzioni firmati nel gennaio del 2017, in occasione del Forum di Davos al quale ha partecipato il Presidente Cinese Xi Jinping. Fuochi ha poi sottolineato come l’export svizzero in Cina sia passato dagli 8,8 miliardi di franchi del 2013 agli oltre 25,5 miliardi di franchi del 2016, cifre queste destinate a crescere esponenzialmente con gli sviluppi di BRI e ha messo in luce la grande opportunità di crescita per le istituzioni finanziare, per le società di trading di materie prime svizzere e per il sistema doganale elvetico che potrà cogliere l’occasione per svilupparsi e modernizzarsi.
William Chui, Regional Director HKTDC, dopo aver ricordato che la Svizzera è membro dell’Asian Infrastructure Investment Bank - AIIB (uno dei due maggiori finanziatori dei progetti BRI assieme alla New Development Bank) dal 2015, ha rimarcato come, all’interno dello scenario della Nuova Via della Seta, Hong Kong rivesta un ruolo di primaria importanza per la comunità di business svizzera (investitori, intermediari e project-owner), grazie alla presenza di team multidisciplinari di advisor finanziari, legali e consulenti di diversi settori che possono fornire un elevato livello di servizi alle aziende elvetiche per tutti i progetti di loro interesse. Chui ha poi specificato come il 62% del flusso di investimenti cinesi esteri passi da Hong Kong e come gli investimenti cinesi in Svizzera siano cresciuti da 9 milioni di dollari nel 2007 a 576 miliardi di dollari nel 2016. Il Manager ha poi presentato il portale di Hong Kong dedicato ad Obor: www.belt&road.hk, vero e proprio facilitatore e strumento di market intelligence e invitato le aziende elvetiche al Belt&Road Summit del prossimo 28 giugno 2018, evento che offre l'opportunità di avviare e sviluppare relazioni di business con i decisori dei Paesi e delle aziende coinvolti nel progetto.
Jinny Yan, Chief China Economist, China Markets Strategy ICBC Standard Bank, ha mandato alla platea un messaggio semplice ma di grande importanza, spiegando come BRI non sia solo un’iniziativa cinese ma un progetto globale win-win per tutti coloro che vi partecipano e che procede a grande velocità. Yan ha sostenuto che la Svizzera potrà giocare un ruolo strategico non solo nel settore dei servizi finanziari ma anche in quei progetti industriali e infrastrutturali che necessitano di integrazione con le componenti ambientali e di sostenibilità, grazie alla grande expertise che il Paese elvetico ha in questo settore.
Tian Lu, General Manager di Chaingjiu Logistics, provider cinese leader nella logistica dell’automotive e operatore di due linee ferroviarie che collegano la Cina all’Europa (e vicevera): la Southern Route (che comprende il collegamento Mortara/Milano – Chengdu inaugurato lo scorso 28 novembre) e la Northern Route (che tocca la Svizzera), ha posto l’accento su due sfide principali per la ferrovia: migliorare le infrastrutture in Polonia, snodo cruciale per i treni che percorrono le due linee -attualmente molto congestionate- e normalizzare il traffico, oggi troppo sbilanciato sulla tratta Europa-Cina, per poter abbassare i costi e renderli competitivi.
Successivamente si è tenuta la tavola rotonda, moderata da Angelo Scorza, direttore di Ship2Shore, con interventi di esponenti aziendali, consulenti ed accademici e che ha consentito di fare il punto, non solo economico, ma anche geopolitico su BRI.
Sono intervenuti:
Marco Bonaglia dell’Università Cattolica di Milano, che ha analizzato nel dettaglio lo sviluppo della Pearl River Delta Economic Zone.
Stefano De Paoli, Responsabile per l’Italia e il Ticino di Invest Hong Kong, che ha dichiarato come Hong Kong sia di fatto il “Super-connettore” per gli investimenti in BRI e sia l’unico Paese ad avere un ufficio dedicato a sviluppare i rapporti con i Paesi e le aziende che intendono partecipare al progetto. De Paoli, dopo aver ribadito la necessità di essere presenti fisicamente ad Hong Kong per sviluppare i rapporti con gli interlocutori chiave e coinvolgere le aziende cinesi, ha evidenziato la posizione strategica dell’ex colonia britannica (4 ore di aereo dai mercati asiatici e 5 ore di aereo da metà della popolazione mondiale), i vantaggi del sistema giuridico di Common Law in vigore, la bassa tassazione esistente e ha ricordato alla platea svizzera come siano già 500 le aziende italiane operative ad Hong Kong e come alcune di esse abbiano anche portato a termine operazioni di acquisizioni di società locali.
Antonio Selvatici, Professore di Economic Intelligence all’Università Torvergata di Roma, ha messo in luce uno dei principali vantaggi della Cina e cioè una Governance solida che consente di prendere decisioni strategiche in fretta.
Bruno Musso, Presidente del Gruppo Grendi, che ha sostenuto come per permettere a Genova di servire la Svizzera, la Pianura Padana e la Germania del Sud sia necessario realizzare il progetto BRUCO affinché lo scalo cittadino possa servire le navi da 20mila teu e gestire annualmente 10milioni di teu.
Marco Tettamanti del Linktobeijing Consulting Partnership, ha sottolineato come la Svizzera può trarre vantaggi nell'investire in BRI grazie a una diplomazia veloce, società di engineering qualificate e istituzioni finanziarie che si muovono con uno schema di gioco integrato e consolidato.
Peter Weber, Director Corporate Development di Hupac SA, ha ribadito come il Progetto della Via della Seta non deve essere solo Cinese ma globale.
Stefano de Vecchi Bellini, Vice Presidente di Gamos Group, ha spiegato che, per gli operatori di distribuzione, lo sviluppo delle infrastrutture in Cina -in particolare le ferrovie – sono fondamentali per poter abbassare il costo della logistica, oggi ancora troppo alto e quindi un limite per una maggiore penetrazione dei prodotti Made in Italy.
Le conclusioni dell’evento sono state affidate a Marco Marazzi, Presidente di Easternational (Think-Thank di riferimento italiano sul progetto BRI), che si è detto felice di aver organizzato quest’evento in Svizzera, Paese che gode in Cina di una ottima reputazione: “Abbiamo messo a fattor comune testimonianze eccellenti e fornito un contributo pratico sullo stato dell’arte del progetto BRI e le diverse opportunità per le aziende Svizzere. Per quanto riguarda l’Italia, vorrei porre l’accento sulla necessità che i progetti italiani infrastrutturali, come Terzo Valico e Tav, non subiscano rallentamenti per non danneggiare l’immagine del nostro Paese in Cina: l’integrazione Euro-Asiatica è inevitabile e l'Italia può giocare, in questo scenario, un ruolo strategico. Auspico anche che ai tavoli di confronto con la Cina possa sentirsi la voce dell’Unione Europea per poter negoziare con il Gigante Asiatico con un adeguato potere contrattuale”.
A questo link art-avv-marittimo-16-5-18-fuochi-italia-favorita-da-via-della-seta l'intervista dell'Avvisatore Marittimo al Presidente Fuochi sui vantaggi per l'Italia sul Progetto della nuova Via della Seta.
Una riflessione del nostro socio Paolo Federici sul Contratto di Governo uscita sul Messaggero Marittimo:
MILANO – ”A me piace parlare (e scrivere) solo di quello che so, quindi non vi annoierò con una discussione sui vaccini o sul vincolo di mandato o sul reddito di cittadinanza”. Scrive Paolo Federici, responsabile della società ”Fortune” trasporti internazionali ”Nvocc” di Milano.
”Però una parola sui trasporti marittimi e sui problemi della logistica italiana me la dovete permettere. Come sa chi mi legge da tempo, io credo fermamente che ”l’Italia per la sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo, rappresenta la naturale cerniera di collegamento per i traffici provenienti dall’estremo e medio oriente verso l’Europa”. Le parole che vede virgolettate le ho riprese pari pari dal Contratto di Governo del quale si sta discutendo in queste ore.
L'intero articolo è su: Messaggero Marittimo
Il 28 Maggio prossimo si terrà a Lugano il Convegno "Opportunità per la Svizzera nell'ambito della nuova via della Seta" che vede il Propeller Milano fra i patrocinatori ed il Presidente Fuochi fra i relatori
IMPORTANTE: per un ottimale organizzazione è necessario confermare la presenza cliccando sul link all'interno del PDF scaricabile qui: Programma
NordEst : Per Porti e Imprese opportunità e criticità della “via della seta”
“Porti e Imprese del Golfo di Venezia nella One Belt One Road : Quali opportunità per il nordest? “ Questo il tema dibattuto dall’ International Propeller Club Port of Venice al centro congressi della Venezia Terminal Passeggeri presenti i rappresentanti dei Club di Ravenna, Mantova, Monfalcone e Trieste. Autorevoli i relatori introdotti dal presidente del Sodalizio cav. Massimo Bernardo che ha ricordato come prioritario ad ogni accordo economico/ commerciale tra i 68 Paesi aderenti al Belt and Road Initiative (BRI) , cioè alla “via della seta”, dovrebbe essere il dialogo culturale, armonizzazioni legislative, ecc. ecc.
“ Mi chiedo infatti – ha esordito Bernardo - se uno dei grandi quesiti della “One Belt one Road” a cui dovremmo necessariamente tutti dover rispondere non sia quello che riguarda l’indispensabile dialogo tra culture diverse, queste sono sì collegate nella stessa “cintura” – la belt – da esclusivi interessi economico-finanziari , oggi troppo spesso gestiti a livello ragionieristico – ma ancora lontano nella “ road” – cioè in quella stessa virtuale “strada” che unirà l’est e l’ovest del mondo - da quell’osmosi culturale che sta alla base della vera crescita economica per raggiungere l’unico vero comune obiettivo, stavolta, rappresentato dal maggiore benessere e, non solo, economico ma soprattutto sociale, per tutti “ - L’iniziativa BRI o Via della Seta e’ una strategia aperta e in continua evoluzione – ha affermato Riccardo Fuochi presidente dell’Associazione Italia-Hong Kong e del Propeller Port of Milan - In aggiunta ai 6 corridoi proposti da Xijinping nel 2013, si stanno realizzando nuove iniziative anche in Paesi geograficamente collocati al di fuori della “via della seta” .Investimenti in Africa, Sud America , Australia evidenziano la globalità dell’iniziativa. Secondo l’Asian Development Bank, 45 Paesi asiatici dovrebbero investire 26,000 miliardi di dollari entro il 2030 per la realizzazione di infrastrutture soprattutto nel settore energetico e logistico. C’è’ quindi spazio per le aziende Italiane in ogni settore. Industria, commercio, logistica , costruzioni, turismo, servizi professionali. L’Italia e’ tra i soci fondatori dell’AIIB , dotata di un capitale finanziario di oltre 100 miliardi di usd. . L’AIIB non e’ una banca cinese e quindi può essere un punto di riferimento per le imprese italiane che operano nelle aree geografiche di riferimento della banca.
In questo contesto i porti del Nord Est , al centro di una delle più importanti zone manifatturiere italiane possono diventare i terminali di riferimento della Nuova Via della Seta . E’ stata poi la volta di Alessandro Panaro Responsabile dell’Ufficio Maritime and Mediterranean Economy – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno – il quale ha tra l’altro affermato : “Con i ritmi elevati di traffico che sta segnando il Canale di Suez (+11% nel 2017 sul 2016), l’aumento del traffico navale (+24% dal 2012 al 2016) e il ritrovato slancio di alcuni Paesi dell’Area Mena (Middle East e North Africa) il Mediterraneo sta ritrovando una nuova e più incisiva centralità in ambito marittimo mondiale. La Cina sta quindi insistendo con importanti investimenti in terminal e porti nell’area MED e questo deve lasciar riflettere su come e in che misura possiamo intercettare navi commerciali e intensificare le relazioni con il Dragone così da poter cogliere le grandi opportunità che scaturiranno per i nostri sistemi portuali. Occorrerà però mostrare alla Cina che il nostro sistema logistico e marittimo è efficiente, solido e forte e soprattutto coeso senza individualismi, campanilismi e senza debolezze.” Da parte sua il presidente di Confindustria Venezia- Rovigo Vincenzo Marinese rispondendo alla domanda del presidente del club su quali fossero le strategie degli industriali veneti rispetto al B.R.I. ha testualmente affermato “Il nostro non è un problema di soldi né di mercato né di tessuto industriale che qui è forte .Oggi ci è stato rappresentato uno scenario e sta soltanto a noi coglierlo .Vogliamo metterci a fianco del territorio e dare il nostro contributo”. Ha poi concluso il suo intervento focalizzando l’imprescindibile complementarietà tra i porti di Venezia e quello di Trieste sottolineando l’esigenza di realizzare quanto prima un piano industriale che preveda zone franche, zone economiche speciali con incentivi fiscali, la ricollocazione del manifatturiero e la valorizzazione dell’export”. Da parte sua il segretario generale dell’Autorità Portuale di Sistema dell’Adriatico Nord orientale Mario Sommariva ha focalizzato il suo breve intervento sull’esigenza di una più stretta collaborazione tra i porti di Venezia e Trieste investendo sullo sviluppo infrastrutturale e della logistica mentre il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema dell’Adriatico settentrionale Pino Musolino ha ricordato come tra opportunità e criticità della “via della seta” non si debba assumere “atteggiamenti remissivi” rispondendo pedissequamente alle richieste cinesi ma rispondere con chiare regole europee, attrezzando i nostri porti, anche rafforzando la collaborazione all’interno del N.A.P.A. , con infrastrutture e strutture adeguate a ricevere nuove linee marittime anche per navi di grandi dimensioni . Non solo full container ma anche per impiantistica e general cargo , traffici questi che vedono il porto di Venezia tra i più quotati scali adriatici.
Si rinnova il consiglio di Container Lab: Riccardo Fuochi diventa Presidente
Arte e Logistica sempre più unite: a maggio la presentazione dei progetti presso la Sede espositiva Omlog a Chiasso
Milano, 9 maggio 2018 - Container Lab, l'Associazione che ha unito il mondo dell'arte a quello della logistica e dell'imprenditoria ha rinnovato il proprio consiglio che risulta così composto:
L’Associazione, che ha vinto nel 2016 il Premio Logistico dell’Anno di Assologistica per il progetto “Container Lab per Expo”, sta preparando numerosi progetti di levatura internazionale con il contributo di diversi imprenditori della logistica e dell’industria.
Federico Prestileo, co-fondatore e Past President, ha dichiarato “In occasione della costituzione del nuovo Consiglio di Container Lab, nella naturale alternanza dei ruoli, sono molto felice di passare il testimone della Presidenza di Container Lab Association all'amico Riccardo Fuochi, augurandogli nuovi e grandi successi. Tante sono state le cose davvero belle realizzate nel mondo dell'arte in questi anni. Ricordo con piacere, i Container artistici nelle piazze lombarde durante Expo 2015, il convegno "La logistica dell'Arte, l'arte della logistica" (marzo 2016) presso la suggestiva aula magna della “Società d'Incoraggiamento d'Arti e Mestieri”, in via Santa Marta a Milano e l'esposizione museale "Leonardo e i contemporanei" a Palazzo Martinengo a Brescia (luglio-ottobre 2016) ed altre manifestazioni di grandissimo livello artistico-culturale. Oggi l'Associazione compie un ulteriore grande passo in avanti, dotandosi di importanti organi consultivi quali, il Comitato Scientifico, quello Artistico e quello Tecnico, che le consentiranno di valorizzare ulteriormente il proprio Team di artisti, così come contribuire alla realizzazione di nuovi talenti, presentandosi ai tavoli dell'Arte che conta, con la professionalità ed il prestigio che le competono”.
Fra gli altri progetti di Container Lab si ricordano:
La mostra “In viaggio: Dante e la luce” di Luca Bonfanti e Tiziano Gozzani. Questa è la prima delle tre esposizioni del ciclo espositivo “Tempo dell’Essere, tempo dell’esistere a cura del Centro Studi 900 di Milano del Prof Marinacci che resterà aperta al pubblico fino al 20 maggio 2018. La Mostra vede confrontarsi gli artisti Luca Bonfanti, pittore lombardo, e Tiziano Gozzani, scultore massese, sul piano della categoria temporale, letta ed interpretata attraverso il duplice filtro della diade “buio - luce” ed alcuni significativi passaggi in verso, tratti dalla Divina Commedia dantesca.
La collaterale della Fiera Wop Art 2017 “Container d’Arte” che si è tenuta a Lugano dal 4 a al 17 settembre 2017 ed ha visto l’installazione di tre Container contenenti diverse opere d’arte di prestigio in tre piazze strategiche di Lugano: le Piazze Maraini, Battaglini, San Carlo.
I progetti futuri di Container Lab prevedono:
La Mostra al Museo Casa del Mantegna a Mantova (Ottobre 2019-Gennaio 2020): 3 mesi espositivi del progetto dal nuovo titolo "500 after Leonardo" con i 4 artisti dI PUNTA: Bonfanti, Cannaó, Rizzo, Togo, per un totale di circa 80 opere, una serie di riproduzioni di macchine Vinciane, l'ultima Cena di Luca Bonfanti, una app multimediale con tecnologia Beacons e che vedrà un catalogo-volume editato da Scripta Maneant e la realizzazione di un tour nazionale ed internazionale vista l'importante ricorrenza nel 2019 i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo.
Maggio 2018: l’evento di presentazione dei nuovi progetti di Container Lab presso la nuova sede espositiva di Omlog a Chiasso, con la presentazione della Carta di Intenti degli artisti in territorio elvetico e una selezione dei 4 artisti Bonfanti, Cannao', Rizzo, Togo.
Giugno 2018: Mostra degli artisti di Container Lab al castello di Montesegale (PV) che si protrarrà fino a fine settembre sempre con Bonfanti, Cannaò, Rizzo e Togo che presenteranno il manifesto in Italia.
"Stiamo lavorando attivamente per creare un circuito nazionale ed internazionale - ha dichiarato Luca Bonfanti, artista, Vice Presidente nonchè ideatore e curatore di Container Lab. In particolare la Mostra al Museo Casa del Mantegna "500 after Leonardo", avrà un forte contenuto multimediale e siamo fiduciosi di avere per tutta la durata della mostra un’opera originale di Leonardo Da Vinci. Stiamo finalizzando poi i contatti con Palazzo Imperiale di Innsbruck, la Villa Reale di Monza, Palazzo Ducale di Genova, numerosi poli museali siciliani, con l’associazione Navigli Lombardi e tanti altri per la realizzazione di Mostre ad alto impatto e consolidare il ruolo di Container Lab come ambasciatore dell'arte in Italia e nel Mondo”.
La notizia sulla stampa:
Dopo Marocco, Spagna e Grecia si è tenuta dal 25 al 28 aprile a Malta, Capitale europea della Cultura 2018, la quarta missione istituzionale dell'International Propeller Clubs of Italy.
La missione è stata effettuata, con la partnership scientifica di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, Gruppo Intesa San Paolo) ed ha visto la presenza di 45 delegati provenienti da tutt’Italia, guidati dal Presidente Umberto Masucci e dai Vice Presidenti Riccardo Fuochi e Fabrizio Zerbini, accompagnati anche dal Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Mauro Coletta.
Umberto Masucci, Presidente del The International Propeller Clubs ha dichiarato: "La missione ha avuto grande successo di partecipazione, di temi discussi (comuni al Cluster marittimo italiano e maltese) e le visite alle istallazioni portuali hanno consentito come sempre una migliore reciproca conoscenza. La conclusione poi con l'incontro di una nostra delegazione ristretta con il Primo Ministro maltese ha testimoniato l'importanza del Cluster marittimo italiano che, come ho avuto modo di ricordare, ha investito molto a Malta negli ultimi anni."
Riccardo Fuochi, Presidente del Propeller Milano ha aggiunto: la Missione a Malta è stata di estremo interesse per il livello dei relatori e la qualità degli interventi. La sessione Porti che ho moderato ha visto esporre delle best practices riconosciute a livello internazionale. Hanno affrontato il tema della comparazione fra i due modelli portuali: David BUGEJA, Chief Officer & Harbour Master, Ports & Yachting Directorate, Fulvio L. DI BLASIO, Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Sistema del Mar Jonio , Francesco MESSINEO, Segretario Generale dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale, Caroline Borge, del Malta Maritime Forum, Alex MONTEBELLO, Director Malta Maritime Forum- CEO Malta Freeport e Fabrizio ZERBINI, Vice-Presidente The International Propeller Clubs Italia, Amministratore Delegato del TMT Trieste Marine Terminal. Dal dibattito sono emersi importanti spunti per sviluppare ulteriormente la solida collaborazione esistente fra il sistema marittimo maltese e italiano.
Alessandro PANARO, Responsabile Ufficio Maritime and Mediterranean Economy, SRM (Gruppo Intesa Sanpaolo Banking Group e key note speaker ha concluso: "Le analisi di SRM hanno mostrato come i cluster marittimi italiani e maltese possano trarre grande giovamento dalla crescita del Mediterraneo, area dove negli ultimi 6 anni è cresciuto il traffico navale container del 25%. la competitività tra porti è forte e bisogna dotarsi di tutti gli strumenti necessari per attrarre traffico e imprese. Le zone economiche speciali per l'Italia possono essere uno di questi".
Molto proficue le altre 2 sessioni del 26 Aprile Shipping, Porti e Struttura giuridica della disciplina di bandiera nel contesto economico che hanno visto relatori di grande prestigio fra cui Joe BORG, Presidente, Malta Maritime Forum, Michael CALLUS, Direttore di Medsea Shipping Agency, Joe BUGEJA, CEO Malta Maritime Forum, Grimaldi Owner Representative “La Autostrade del Mare e l’impatto su Malta, Gian Enzo DUCI, Presidente Federagenti, Pietro SPIRITO, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale, Andrea BERLINGIERI, Avvocato Marittimista, Bruno CASTALDO, Avvocato Marittimista, Ann FENECH, Director Malta Maritime Forum, President Malta Maritime Law, Ivan SAMMUT, Registrar General of Shipping and Seamen at Malta Flag Administration, Fabrizio VETTOSI, Membro del Consiglio Confitarma
Venerdì 27 Aprile si sono tenute una serie di visite in alcuni dei siti maggiormente significativi dello shipping Maltese: Malta Freeport, Malta Lng Terminal, il Porto di Marsalokk, Malta Drydocks della Famiglia Palumbo e del Maritime Museum di Malta