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15 aprile 2021 alle ore 18:00
 
IL FUTURO DEI TRASPORTI FERROVIARI TRA OPPORTUNITA' ED ECOSOSTENIBILITA'
 

RELATORI (in ordine alfabetico): Andrea Cosulich (Fratelli Cosulich), Andrea Giuricin Università degli Studi di Milano-Bicocca), Alberto Grisone (HUPAC-LOGTAINER), Eugenio Muzio (Combitec), Mauro Pessano (Captrain), Guido Porta (Fuori Muro)

MODERATORE: Fabio Capocaccia, Presidente, IIC
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La Presentazione dell'Ing. Guido Porta
La presentazione dell'Ing. Eugenio Muzio
La Locandina dell'Evento
L'importanza del dato informatico e le dinamiche dei BIG data
RELATORI: Claudio Sossella e Alessio Franconi

Ora: 22 mar 2021 06:00 PM Amsterdam, Berlino, Roma, Stoccolma, Vienna

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Containers e fluttuazioni dei noli marittimi: quali prospettive per il futuro?  
Relatori:  Stefano Messina (Assarmatori), Paolo Pessina (Assagenti), Alessandro Pitto (Spediporto)
giovedì 11 febbraio ore 18:00
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Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale ha approvato sia i contributi a sostegno dei lavoratori delle Compagnie portuali di Genova e Savona, sia l’aumento di capitale per Ente Bacini Il Comitato di Gestione prima della pausa estiva, ha deliberato a favore dei contributi a sostegno dei lavoratori della CULMV e CULP, rispettivamente nei porti di Genova e Savona, riconoscendo le ripercussioni negative che l’emergenza Covid-19 ha prodotto anche sul lavoro portuale. Riconosciti 2,7 milioni di euro a indennizzo delle 30 mila giornate di lavoro perse dai lavoratori portuali genovesi e circa 270 mila euro a fronte delle 3 mila giornate perse nel porto di Savona; questi vanno ad aggiungersi agli oltre 500 mila euro di indennizzi ancora derivanti dagli effetti del crollo del ponte Morandi.

Queste risorse sono necessarie per aiutare i soci delle due Compagnie portuali a fronteggiare il crollo sostanziale delle chiamate a seguito del Covid-19.

Il Comitato di Gestione ha anche approvato l’aumento di capitale per Ente Bacini che raggiunge così gli oltre 2,3 milioni di euro (di cui oltre  2 milioni di euro in capo ad AdSP e i restanti sottoscritti dagli altri soci). Si prevede una iniziale erogazione del 60% circa della quota di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale, necessaria per il ripianamento delle perdite e per consentire alla Società di restare operativa. Infine, positivo anche l’esito della Commissione valutatrice della gara indetta da ormai 2 anni e oggetto del contenzioso, che ha proposto di aggiudicare la gara al raggruppamento di imprese che ha formulato l’offerta iniziale.

RIMINI – Investimenti in infrastrutture, digitalizzazione e sostenibilità. Il Gruppo FS Italiane sostiene lo sviluppo dell’economia e del settore turistico italiano generando – nei prossimi dieci anni – crescita, lavoro e reddito per consentire alle nuove generazioni di vivere in un Paese più sostenibile e più competitivo, migliore nei servizi per cittadini e turisti.

“È importante tornare a quei valori fondamentali che sono la centralità della persona e, come aziende, non solo pensare alla massimizzazione del profitto ma puntare a generare valore condiviso soprattutto nelle aree dove ce n’è più bisogno”. Lo ha dichiarato Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane al Meeting per l’Amicizia fra i Popoli che si è svolto a Rimini.

“La crisi generata dal coronavirus è un acceleratore per mettere in piedi quei cambiamenti di discontinuità che finora non ci sono stati”, ha proseguito Battisti. “C’è poi anche il tema della formazione – ha aggiunto l’ad di FS Italiane – perché formare verso nuove professioni è un modo per affrontare in maniera innovativa questa crisi”.

“Per contribuire a generare valore prevediamo un piano di investimenti in nuove infrastrutture sia fisiche che digitali in piena coerenza con gli indirizzi europei del Green New Deal e dell’agenda digitale. Abbiamo destinato 12 miliardi di euro per l’acquisto di 2.000 nuovi mezzi di trasporto fra treni e bus ecologicamente sostenibili e 4 miliardi per la digitalizzazione per migliorare la relazione con il cliente finale e recuperare il gap tecnologico”, ha sottolineato Battisti.

“Le nuove infrastrutture garantiranno lo sviluppo sostenibile a quelli che sono oggi i ‘millennials’ per consegnare loro un Paese più competitivo nel contesto globale. Sarà fondamentale ripensare all’offerta dell’esperienza di viaggio, mettendo al centro le persone e la sicurezza sanitaria, rivedendo il modello sui traffici business e leisure, riscoprendo anche forme di turismo lento attraverso i treni notte e i treni storici, e ridistribuendo i flussi turistici”.

“Infine – ha concluso Battisti – nel trasporto pubblico locale bisogna puntare alla completa mobilità elettrica, mentre nel trasporto delle merci sarà fondamentale accorciare la filiera degli approvvigionamenti. Molto importante sarà poi integrare le piattaforme sulla mobilità”.

GAETA – La cantieristica costituisce un segmento fondamentale della blue economy e una voce economicamente importante del “Pil” della città di Gaeta e dell’intero comprensorio. In quest’ottica il suo rilancio e potenziamento passano attraverso l’attuazione della delibera dell’ex commissario del Comune, il prefetto Bruno Frattasi, che prevede la riqualificazione funzionale di queste storiche attività.

Ne è convinto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo che ha annunciato la richiesta e il possibile arrivo di un finanziamento a fondo perduto di oltre 500 mila euro da parte del MIT per la progettazione di un comparto che per decenni ha operato in un’area disciplinata come “scuola e servizi” dal Piano Regolatore Generale del Comune di Gaeta. “L’AdSP opererà in stretta sinergia con l’amministrazione comunale alla quale, subito dopo la pausa estiva, proporremo di sottoscrivere uno specifico Protocollo d’Intesa – spiega di Majo – che definisca le linee guida, il cronoprogramma e l’iter per approntare il progetto preliminare con cui finalmente sarà materializzato lo storico progetto di sistemazione e di riqualificazione di un ampio tratto del waterfront alle porte della città di Gaeta”.

30 luglio 2020 - Umberto Masucci, Presidente del Propeller Club Port of Naples, ha rivolto a tutto il cluster marittimo nazionale un invito video per la Naples Shipping Week.

“Il Propeller Club Port of Naples insieme a Cllickutility Team ha deciso di mantenere nel 2020 la IV edizione della Naples Shipping Week come grande segnale di resilienza e ripartenza di tutto il cluster marittimo napoletano. Tutti gli stakeholder istituzionali, oltre il cluster marittimo, sono convinti che questa edizione sarà un successo”.
“Sarà un’edizione molto interessate con tanti eventi, con il pubblico in sala ma anche in streaming, con una regia televisiva che assicurerà a migliaia di persone, anche fuori da Napoli e fuori dall'Italia, la possibilità di partecipare”.
“Abbiamo la conferma che a tagliare il nastro inaugurale sarà il Ministro della Ricerca e dell’Università Manfredi, che parteciperà a un’importante sessione sul rapporto tra il porto e la città”.

La proposta in un webinair organizzato dal Propeller Club of Milan

Il 21 maggio The International Propeller Club of Milan, presieduto da Riccardo Fuochi, ha organizzato un interessante webinar dedicato all’approfondimento dell’istituto della Zona Economica Speciale, un tema di grande attualità ancor più in questo delicato periodo storico, in cui è necessario individuare soluzioni concrete per la ripresa economica del Paese post COVID-19. Per l’occasione è stato invitato come relatore l'avvocato Maurizio D’Amico, membro dell’Executive Board della Federazione Mondiale delle Zone Franche e delle Zone Economiche Speciali - FEMOZA, nonché esperto a livello nazionale ed internazionale sull’argomento. Dopo i saluti iniziali del Presidente Fuochi e del Presidente dell’International Propeller Club Nazionale Umberto Masucci, è iniziata la relazione di D’Amico, intitolata “La Zona Economica Speciale ‘di Salvaguardia’ del patrimonio produttivo nazionale per la nuova partenza dell'Italia al tempo del COVID-19”.

Il relatore, dopo avere descritto analiticamente le caratteristiche delle zone economiche speciali, ha evidenziato i limiti dell’attuale quadro normativo italiano dedicato alle ZES e a similari istituti, come le Zone Logistiche Semplificate, che hanno impedito finora, diversamente da ciò che è avvenuto all’estero, il decollo di tali eccezionali strumenti di accelerazione dello sviluppo economico.
Tale fallimentare start-up - ha affermato D’Amico - è in gran parte riconducibile al modello italiano delineato dal frammentato quadro normativo, dal quale è scaturito tutt’al più un simulacro di Zona Economica Speciale, che non corrisponde né per l’entità delle agevolazioni e dei benefici previsti (ad esempio gli incentivi fiscali sono inconsistenti), né per il quadro della governance prescelta, alle ZES vere e proprie unanimemente riconosciute come vincenti a livello internazionale.

"Quanto alle agevolazioni amministrative - ha continuato - il tema delle semplificazioni come è affrontato, le rende ben poca cosa, anzi si può dire che sono del tutto inconsistenti, anche considerando che l’Italia ha il ben poco invidiabile primato di avere, forse, il più burocratico apparato amministrativo del mondo, con un gravoso sistema legislativo e regolamentare, molto elefantiaco, confuso, frammentato e grammaticalmente carente (si vedano gli ultimi rapporti internazionali) che non può che scoraggiare qualsiasi imprenditore, anche il più ostinato, desideroso di investirvi".

Per tale ragione l’avvocato D’Amico ha illustrato la sua proposta di istituire la Zona Economica Speciale “di Salvaguardia” del patrimonio produttivo nazionale, che sarebbe finalizzata da un lato ad eliminare i precitati limiti rivitalizzando il modello italiano e colmando l’assenza di una vision di lungo periodo, dall’altro ad aiutare il tessuto produttivo nazionale ad una “nuova partenza” con vigore, assicurandogli concretamente un ambiente operativo business-oriented, dove il regime applicato è molto più coerente con le esigenze delle imprese.

Infine l’avvocato D'Amico si è soffermato sul tema dei benefici ricavabili dall’estensione del quadro normativo relativo alle Zone Economiche Speciali (e degli istituti similari) al settore dell'Orange Economy, per la ripresa in particolare delle imprese culturali, dell’industria creativa e dell’industria del turismo. In particolare, attraverso l’illustrazione di modelli vincenti di ZES specializzate a livello internazionale nel settore dell'arte, ha descritto i possibili vantaggi ricavabili a beneficio dell’intera filiera del mercato dell’arte, delle imprese del comparto logistico di riferimento ed anche del circuito museale. Attraverso l’introduzione delle agevolazioni e degli incentivi, tipici delle Zone Economiche Speciali, nel settore della cultura e dell'arte, di cui l’Italia è la culla di fronte al mondo - ha sostenuto D’Amico - il Sistema Paese potrebbe acquisire vantaggi e competitività finora sconosciuti, con sicure ricadute positive in termini di crescita del volume di affari e di opportunità occupazionali.

"L’unicità mondiale dell’eredità culturale ed artistica italiana abbinata all’utilizzo da parte del Governo del regime business-oriented tipico delle zone economiche speciali - ha concluso D’Amico - potrebbe costituire una delle possibili soluzioni endogene alla crisi economica post-COVID19, in un settore che prima del lockdown contribuiva in maniera rilevante al PIL complessivo del Sistema Paese".
Al termine della relazione si è sviluppato un interessante dibattito tra il relatore e i partecipanti al webinar, con gli interventi in particolare del Presidente Riccardo Fuochi, del Presidente di Arterìa Alvise di Canossa, del Presidente dell'International Propeller Club Nazionale Umberto Masucci, di Franco Larizza, Amministratore unico di LC Larizza Consulting.

Infine il Presidente Riccardo Fuochi, nel salutare i partecipanti, ha concluso l’appuntamento con un messaggio chiaro: il “New Deal Italia” potrebbe veramente iniziare partendo anzitutto dalla cultura e dall’arte.

Fonte: https://telenord.it/d-amico-una-zes-di-salvaguardia-per-la-ripartenza-dell-italia-dopo-l-emergenza

 

 

The International Propeller Club

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